Faccia a faccia con i faraoni: Artec 3D digitalizza una mummia di 4.000 anni fa
La sfida: mentre lavorava a un episodio di Expedition Unknown, il team di Discovery Channel doveva creare un gemello digitale ultra accurato di un'antica mummia. Ciò avrebbe permesso di confrontarla con un'altra mummia situata in un altro luogo, con l'obiettivo di identificarne caratteristiche anatomiche e di conservazione distintive e confermare se la mummia risale all'Antico Regno o al Nuovo Regno, il tutto senza trasferire fisicamente nessuno dei due manufatti.
La soluzione: Artec Leo, Artec Space Spider, Artec Studio
Il risultato: un modello 3D della mummia straordinariamente dettagliato e realistico che cattura ogni caratteristica anatomica, perfino i denti e delle tracce di resina sul viso, che ha consentito ai ricercatori di condurre analisi approfondite e studi comparativi, determinando la vera età della mummia e confermandola come il più antico faraone egiziano conosciuto mai scoperto.
Perché Artec: la combinazione di Artec Leo e Artec Space Spider ha permesso di accedere alle aree più difficili da raggiungere della mummia e di raccogliere anche i dettagli più minuti. Lo scanner wireless Leo ha permesso di visualizzare il modello in tempo reale sullo schermo, un aspetto fondamentale per esaminare il delicato manufatto da ogni angolo. Space Spider è riuscito a catturare le caratteristiche anatomiche più minute, tra cui viso e piedi, e quindi tutti i dati sono stati combinati in Artec Studio per creare un eccezionale modello 3D realistico e completo. Poiché l'intero processo è stato completamente privo di contatto, questa tecnologia è perfetta per lavorare con manufatti antichi estremamente fragili.

Mark Maurice di Hiway Technologies (a destra) con il presentatore di Expedition Unknown Josh Gates. Immagine per gentile concessione di Hiway Technologies
L'impero egizio, un regno antico e vastissimo, ha lasciato in gran parte del continente africano un impatto economico e culturale senza precedenti e un'eredità che continua a affascinarci. Quando pensiamo all'antico Egitto, ci vengono in mente innumerevoli aspetti, immagini leggendarie e domande complesse, e una di queste riguarda le avanzatissime tecnologie che questa civiltà aveva a disposizione.
Indagare su un antico mistero a Saqqara
Expedition Unknown, una popolare serie di Discovery Channel, segue l'esploratore e conduttore Josh Gates nelle sue indagini su alcuni dei misteri e delle scoperte archeologiche più intriganti al mondo. Mentre era al lavoro su uno degli episodi, il team ha scelto l'antica città egizia di Saqqara per la sua prossima avventura. Questa volta, si sono uniti agli archeologi della necropoli di Saqqara per gettare luce sul crollo dell'Antico Regno (2686–2181 a.C. circa). Durante lo scavo, il team ha aperto diverse tombe, scoprendo tesori, indizi e resti inquietanti. Come parte delle loro ricerche hanno scoperto quella che si riteneva essere la più antica mummia di un monarca egiziano, ma dovevano verificare se fosse davvero così.
Indiana Jones non avrebbe mai potuto immaginare la gamma di tecnologie disponibile agli archeologi moderni. Eppure, nonostante tutta questi mezzi, l'impresa che il team si era posto sembrava particolarmente impegnativa: come si fa ad analizzare e studiare un manufatto così raro, prezioso e fragile come una mummia di 4.000 anni che si trova dietro al vetro di un museo? L'idea di utilizzare la scansione 3D è stata ispirata dall'esperienza di successo di molti musei e università: gli archeologi di tutto il mondo hanno imparato ad apprezzare questa tecnologia e in particolare le soluzioni Artec 3D, che permettono si di creare gemelli digitali con incredibile precisione, in tempi record e in modo completamente privo di contatto, senza il rischio di danneggiare i reperti scansionati.
Fortunatamente per il team, avevano qualcuno a cui rivolgersi. Hiway Technologies, un partner certificato Artec 3D Gold in Egitto, è un team di esperti che opera nei mercati CAD, GIS e imaging di grande formato dal 2001. Il nome dell'azienda è sinonimo di tutto ciò che riguarda il 3D in Egitto, quindi il duo padre-figlio di Magued e Mark Maurice e stato chiamato per assistere nella delicata missione.

Mark e Magued Maurice di Hiway Technologies (a sinistra e a destra) con il presentatore di Expedition Unknown Josh Gates (al centro). Immagine per gentile concessione di Hiway Technologies
Dietro il vetro: digitalizzare un faraone
"Discovery Channel ci ha contattato per scansionare una mummia a Saqqara, in un museo chiamato Imhotep Museum. È l'unico museo situato all'interno del complesso archeologico delle piramidi di Saqqara", ha spiegato Mark Maurice, esperto di scansione 3D dell'azienda. "Volevano confrontare due mummie e assicurarsi che una di esse risalisse all'Antico Regno, non al Nuovo Regno, cioè il periodo dal 1550 al 1070 AC circa, analizzandone alcune caratteristiche specifiche. Invece di spostare entrambe le mummie nello stesso luogo, volevano un file digitale, da visualizzare su un tablet o un telefono, e confrontarlo con la mummia che si trovava in un'altra posizione."
Quando Hiway Technologies è arrivata sul posto, è iniziato un processo da far venire la pelle d'oca agli spettatori! Come ha notato il presentatore di Expedition Unknown, Josh Gates, non solo stavano ottenendo un accesso senza precedenti alla mummia per scansionarla, ma era anche un incontro molto ravvicinato. Gli specialisti del museo sono venuti ad aprire la custodia della mummia e hanno sollevato il vetro protettivo. Secondo Gates, il team "ha vissuto un momento da Mission: Impossible". Con una maschera per evitare qualsiasi contaminazione, Mark Maurice ha iniziato a scansionare.

Mark Maurice scansiona la mummia ripreso dalle telecamera, insieme al presentatore di Expedition Unknown Josh Gates e al personale del museo. Immagine per gentile concessione di Hiway Technologies
"Siamo entrati in scena con i nostri scanner: Artec Leo e Artec Space Spider", ha spiegato Maurice. "Abbiamo usato Space Spider per scansionare il viso e le gambe e Leo per tutto il corpo. In seguito abbiamo unito gli output di entrambi gli scanner. Il compito è stato piuttosto impegnativo, dato che non potevamo toccare la mummia, né io, né i cavi dello Space Spider."
Scegliere gli strumenti giusti per il lavoro
La scelta dei dispositivi non è stata casuale. Una combinazione di diversi scanner Artec è sempre una buona idea quando un team deve affrontare più attività contemporaneamente. Artec Leo, essendo completamente wireless, ha permesso di acquisire i dati delle aree più difficili da raggiungere e di raccogliere dati di alta qualità in un breve lasso di tempo. Inoltre, ha permesso al team di guardare la replica digitale mentre veniva costruita sul display HD del dispositivo.
Video per gentile concessione di Discovery Channel
Per garantire che anche i più piccoli dettagli fossero catturati, la testa e i piedi del faraone sono stati scansionati con Artec Space Spider, l'iconico predecessore di Artec Spider II, che ha ereditato la sua capacità unica di riprodurre dettagli così fini da essere invisibili all'occhio umano così come alla maggior parte delle tecnologie di rilevazione. Ora, non restava che cucire i dati di entrambi gli scanner e perfezionare il modello in Artec Studio.
"Ho usato solo Artec Studio per l'elaborazione", ha detto Maurice. "La modalità HD non era ancora disponibile all'epoca, quindi ho seguito la procedura standard: registrazione globale, rimozione dei valori anomali, fusione". Maurice ha elaborato separatamente i dati della testa e dei piedi ottenuti con Space Spider, quindi ha allineato queste scansioni ad alta risoluzione con la scansione di tutto il corpo acquisita con Leo. Per garantire risultati ottimali nella fusione finale, ha rimosso le aree sovrapposte dalle scansioni di Leo, dando la priorità ai dettagli elaborati catturati con Spider. Una volta allineate e pulite, le scansioni sono state tutte fuse in un unico modello e Maurice ha applicato la texture come tocco finale.
Dal gemello digitale alla scoperta storica
Il gemello digitale risultante era incredibilmente dettagliato, dai denti all'interno della bocca della mummia alle tracce di capelli. Nell'episodio successivo, il modello è stato utilizzato per un confronto con l'altra mummia. Questa replica 3D ultra realistica del volto della mummia non solo rendeva chiaramente visibili tutte le sue caratteristiche anatomiche, ma presentava anche un materiale scuro.

Modello 3D del faraone. Immagine per gentile concessione di Hiway Technologies
Dopo un'ispezione, il team l'ha identificato come resina, una sostanza non tipicamente associata alle pratiche di mummificazione dell'Antico Regno. Questa scoperta ha portato a due possibili conclusioni: o la mummia è stata realizzata in un secondo momento, quando erano disponibili tecniche più avanzate, o l'Antico Regno aveva accesso a metodi di mummificazione sorprendentemente sofisticati molto prima di quanto di ritenesse.
"Nel secondo episodio, hanno confermato che si tratta della mummia più antica mai scoperta in Egitto, appartenente all'Antico Regno. È davvero notevole", ha condiviso Maurice. “La mia parte preferita di questo progetto è stato di poter stare accanto alla mummia. Hanno rimosso il vetro, quindi non c'era nulla tra me e la mummia. Quella è stata la parte più memorabile: essere così vicini a qualcosa di così antico e unico."

Mark Maurice digitalizza il volto della mummia con Artec Space Spider. Immagine per gentile concessione di Discovery Channel e Hiway Technologies
Oltre Saqqara: digitalizzare l'eredità della storia antica
Questa incredibile esperienza non è stata la prima in cui il team di Hiway ha digitalizzato il patrimonio culturale dell'antico Egitto. Gli esperti di scansione 3D avevano già lavorato con troupe cinematografiche, come Planète+, un canale francese, realizzando un documentario su Cleopatra. Per questo progetto, il team di Hiway ha utilizzato le soluzioni Artec 3D per scansionare sezioni del Tempio di Dendera, concentrandosi su delle incisioni specifiche chiamate cartigli, i luoghi che portano i nomi di antichi re o regine. Oltre a queste delicate iscrizioni, hanno catturato Coptos, una struttura di 6 × 4 × 2 metri ricoperta di incisioni, situata a Qift, vicino a Dendera. Pubblicato nel 2023, questo documentario è diventato una vetrina che dimostra l'esperienza del team e le eccezionali capacità della tecnologia Artec: il potere di catturare in 3D i dettagli di un patrimonio antico tanto delicato quanto raffinato, un compito che solo pochi scanner al mondo sono in grado di gestire.

Hiway Technologies cattura l'antica struttura di Coptos con Artec Leo. Immagine per gentile concessione di Hiway Technologies
Anche nomi riconosciuti a livello globale come Discovery Channel richiedono una guida locale esperta per navigare nel paesaggio culturale locale. Fortunatamente, la loro guida era anche esperta della tecnologia che pochi altri nel campo potevano eguagliare. In un certo senso, Hiway ha fato vita a una tendenza: gli ambasciatori di Artec hanno aiutato nuovamente Discovery Channel durante il lavoro su un episodio dedicato alla tomba perduta di Alessandro Magno.
La storia della digitalizzazione della mummia di Saqqara è un esempio lampante di due tecnologie rivoluzionarie: una antica, una ultramoderna, che si incontrano oltre i millenni. Come accennato nell'episodio Expedition Unknown, è terrificante ed esaltante poter conoscere di persona il più antico faraone egiziano. Quattromila anni fa, le tecniche utilizzate per creare questa mummia erano una tecnologia di nuova generazione. Ora, le tecnologie più avveniristiche vengono utilizzate per scansionarla. Al Museo egizio di Imhotep, questo percorso è scaturito in una sessione di scansione 3D che mostra come dare vita al patrimonio antico e renderlo accessibile con tecnologie rivoluzionaria, abilità imbattibile, rispetto e ammirazione.
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